Osservatorio psicoanalitico su guerra e conflitto
Dicembre 11, 2024 2025-01-14 12:38Osservatorio psicoanalitico su guerra e conflitto
La domanda è ancora oggi la stessa: cosa può fare la psicoanalisi, disciplina, scienza, arte e professione, per ridurre lo scoppio di nuovi conflitti e, utopisticamente, pensare a un mondo senza la guerra. Conoscere nuove alternative alla guerra non è utopistico; anche gli studi di economia, politica, storia, filosofia, sociologia, oltre alla psicoanalisi, potrebbero restituire un quadro dove qualcosa prende forma. Serve il contributo di ogni punto di vista per la comprensione della guerra.
Comprendere in modo ampio la dinamica che rende accettabile per l’uomo l’idea di redimere i conflitti attraverso la violenza ci può aiutare a capire cosa possiamo fare concretamente.
Le condizioni di morte e di povertà che lascia il passaggio o il permanere di una guerra dovrebbero di per sé bastare per un suo netto rifiuto, ma così non accade.
Quali sono i possibili motivi?
Nessuna risposta può da sola rendere conto di un fenomeno complesso, ma possiamo provare a darne alcune. Il gruppo di studio/lavoro si occupa, oltre all’approfondimento teorico e clinico, di una parte operativa, un agire attraverso gli strumenti dello studio, della comunicazione, della formazione, ma anche della creazione di legami.